Asti

  • Comunità

    Comunità estinta.

    Dal 1806 al 1814 fece parte del Consistoire Départemental des Israelites de la Circoscription de Casal (Dipartimento di Marengo). Successivamente riacquistò l’autonomia con la denominazione Università israelitica di Asti.
    Nel 1930 entrò in vigore la nota “Legge Falco”. La legge implicò l’aggregazione delle comunità “minori” a quelle più grandi: Asti, insieme alla comunità di Acqui Terme, perse la sua autonomia e diventò dipendente da Alessandria. Nel 1985 anche Alessandria fu assorbita da Torino e, di conseguenza, la comunità ebraica di Asti diventò Sezione della Comunità di Torino.

  • Archivio della comunità

    L’archivio antico della Comunità è stato probabilmente disperso. Un nucleo abbastanza consistente di documenti si trova all’interno dell’archivio della Comunità israelitica di Alessandria, per il periodo in cui Asti era una sezione di Alessandria (1930 – 1985).
    Sezione di Asti

    Altra documentazione sparsa si può trovare all’interno dell’archivio della Comunità di Torino, per il periodo novecentesco.
    Nell’archivio della comunità di Alessandria si trovano altresì le carte delle opere pie:

  • Soggetto conservatore dell’archivio

    Archivio delle Tradizioni e del Costume Ebraici Benvenuto e Alessandro Terracini
    Piazzetta Primo Levi 12
    10125 Torino

    Archivio delle tradizioni e del costume ebraici Benvenuto e Alessandro Terracini di Torino (SIUSA)

  • Emergenze storico-artistiche

    • Ghetto: istituito nel 1723, si trovava tra l’attuale via Aliberti e via Ottolenghi ed era chiuso da cancelli che venivano chiusi la sera e riaperti all’alba. Nel ghetto di Asti risiedevano anche le famiglie ebraiche provenienti da Canelli e da San Damiano.
    • Sinagoga: si trova in via Ottolenghi 8, costruita nel 1601, fu ristrutturata nel 1889 su iniziativa e a spese dei fratelli Jacob e Leonetto Ottolenghi. La grande sala di preghiera, di forma quadrata, è finemente decorata con colonne di marmo e arredi del XVIII secolo. In essa si svolgono tuttora, occasionalmente, funzioni religiose secondo il rito Apam. In locali adiacenti è ospitato un piccolo museo che conserva manoscritti liturgici di rito astigiano, oggetti rituali e antichi paramenti.
    • Cimitero: sorge dal 1810 in via Martiri Israeliti, e ospita importanti monumenti funebri di notevole valore storico. Una particolarità: come anche nel cimitero di Biella, alcuni defunti sono raffigurati da bassorilievi o ritratti fotografici, contravvenendo ai precetti religiosi ebraici.
  • Personalità

    Isacco Artom (1829-1900), già segretario particolare di Cavour e successivamente importante uomo politico, fu il primo ebreo d'Europa ad occupare un alto incarico diplomatico all’estero; nel 1876 fu nominato Senatore del Regno.

    OttolenghiSalvatore Ottolenghi (1861-1934)
    Nato ad Asti nel 1861, si laureò in Medicina e chirurgia nel 1884, presso l'Università di Torino. Inizialmente attratto dall'oculistica, venne convinto da Cesare Lombroso a dedicarsi all’antropologia ed alla psichiatria, diventando nel 1885 assistente del professore.
    Al fianco di Lombroso fino al 1893, l'Ottolenghi ebbe modo di compiere studi approfonditi in fisiognomica e in frenologia. Nel 1903 si trasferì a Roma dove fondò la Scuola di Polizia Scientifica, e nel 1897 fondò con Giuseppe Alongi la "Rivista di Polizia Scientifica".

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