Stati di famiglia

Archivio: Comunità ebraica di Vercelli. Comunità israelitica di Biella

Unità archivistica: CIB 47

Comunità ebraica di Vercelli, Comunità israelitica di Biella, u.a. 47.
"Statto dei figli esistenti in questa corporazione natte dal primo del 1825 a tutto l'anno 1831 rilevato dal libro esistente negli arquivi della presente Ill.ma Università" (1836). Stato di famiglia della famiglia del signor Vitale Graziadio, fu Buonajuto, di Biella (post 1838). Il nucleo familiare era composto dal capofamiglia, di professione negoziante, dalla moglie Rica (o Richetta, stando ad altri documenti) e dai cinque figli, nati nell’arco di 16 anni, tutti capaci di scrivere. I due figli maggiori, di 25 e 23 anni, facevano rispettivamente il negoziante e l’orefice. Di quest’ultimo si aggiunge che era anche giornaliere (lavoratore retribuito a giornata) nella fabbrica del concittadino Carlo Ropi. Il documento del 1855 riporta lo Stato nominativo e quantitativo delle famiglie dell’Università israelitica di Biella: in questa carta, che riporta la composizione di altri nuclei familiari oltre a quello di Graziadio Vitali, compare la famiglia Colombo, composta da padre, madre, tre figli, più il nipotino Salvador Venturino, figlio della secondogenita.