Verbale dell'installazione del Concistoro

Comunità ebraica di Casale Monferrato. Università generale del Monferrato, u.a. 106 Processo verbale dell’installazione del Concistoro Dipartimentale israelitico, con sede a Casale Monferrato, avvenuta il 25 maggio 1809 in ottemperanza ai decreti napoleonici. Il Concistoro coinvolgeva i Dipartimenti di Marengo, del Sesia, di Montenotte, di Genova e della Dora. Il Concistoro si tenne nella grande Sinagoga di Casale, alla presenza delle più alte autorità religiose, e militari. Nel discorso del Sottoprefetto si legge: “La Fede è libera, e non la si può forzare. I Dogmi religiosi si predicano, s’insegnano, ma non si possono comandare. […] Non poteva essere che questa l’unica posizione in materia di Napoleone il Grande. […]”. E rivolgendosi direttamente ai presenti di fede ebraica: “Elevati dunque al Grado Illustre degli altri Cittadini, adempiete con esattezza ai vostri doveri verso di loro, verso il Monarca e lo Stato”. Il discorso termina con l’esultante plauso all’Imperatore e alla regnante Casa imperiale, e al principe Camillo Borghese, suo cognato e Governatore generale del Piemonte. Negli anni della dominazione francese vennero riconosciuti i diritti civili e politici di tutti i cittadini indipendentemente dalla fede religiosa: per la comunità ebraica subalpina si realizzò quella che fu definita “prima emancipazione”. Il Concistoro si venne a sostituire al precedente organo sovracomunitario dell’Università Israelitica del Monferrato, mentre – unicamente sotto il profilo delle loro funzioni amministrative e di gestione – furono abolite le comunità particolari cittadine. Il “Consistoire Départemental des Israelites de la Circoscription de Casal” (Dipartimento di Marengo) era composto da un gran rabbino, un rabbino e tre notabili di nomina elettiva. Come noto, la Restaurazione segnò per gli ebrei italiani un ritorno alle condizioni fortemente discriminatorie precedenti la Rivoluzione.