Casale Monferrato
-
Comunità
La comunità è attiva.
La prima comparsa di ebrei nella zona si può collocare alla fine del XIV secolo. La Comunità nel tempo ha assunto le seguenti denominazioni:
- Consistoire Départemental des Israelites de la Circoscription de Casal (Dipartimento di Marengo), 1806 – 1814
- Università israelitica di Casale Monferrato, sec. XIX al 1930
- Comunità israelitica di Casale Monferrato, 1930 – 1989
- Comunità ebraica di Casale Monferrato, dal 1989
-
Archivio della comunità
Archivio storico riordinato nel 2011. È costituito da 2265 unità archivistiche, con estremi cronologici complessivi 1570 – 2009.
È un archivio molto complesso e comprende diversi fondi/complessi di fondi tra cui i principali sono:
- Università generale del Monferrato 1570 -1878
- Comunità ebraica di Casale Monferrato 1570-2009
- Opere Pie e religiose israelitiche di Casale Monferrato 1743 - 1986
- Università israelitica particolare di Moncalvo 1810 - 1932
- Opere pie di Moncalvo 1810 - 1914
- Famiglia Sacerdoti 1743 - 1853
- Contratti matrimoniali – Ketubbot 1780 - 1825
Comprende inoltre due fascicoli del fondo archivistico della Comunità di Acqui Terme 1850 – 1853.
Comunità ebraica di Casale Monferrato 1570-2009 (parte I 1570-1946, parte II 1933-2009)
-
Soggetto conservatore dell’archivio
Comunità ebraica di Casale Monferrato
Vicolo Salomone Olper 44
15033 Casale Monferrato (Alessandria) -
Emergenze storico-artistiche
- Ghetto: costruito nel 1724 come unico quartiere in un’ampia area che compresa tra le attuali via D’Azeglio, via Balbo, via Alessandria, via Roma, vicolo Castagna e piazza San Francesco. Nel 1848, all’epoca dell’emancipazione, la comunità contava ben 850 persone, che presto lasciarono Casale per trasferirsi a Torino. Tra via Balbo e via Alessandria le case del ghetto hanno conservato le loro antiche caratteristiche: una serie di passaggi e corridoi intercomunicanti permetteva di andare da una casa all’altra o di raggiungere la sinagoga senza passare dall’esterno.
- Sinagoga: inaugurata al centro del quartiere nel 1595 in vicolo Salomone Olper 44. L’edificio per il suo interesse architettonico e artistico è stato dichiarato monumento nazionale, dopo il suo completo restauro nel 1968 che ha messo in risalto l’originare splendore degli interni in stile tardo-barocco ebraico-piemontese.
- Cimiteri: vi sono due cimiteri, il “vecchio” in via Negri e il “nuovo” in via Cardinal Massaia con la presenza di numerose tombe monumentali.
Cimitero.
Consulta le Immagini dagli Archivi