Scuola rabbinica
Attualmente la Scuola Rabbinica è articolata in due corsi principali: un corso “medio” e un corso “superiore”. Il corso “medio” ha la durata di otto anni, che corrispondono di norma al periodo della scuola media e del liceo.
Al termine di questo periodo si consegue il titolo di “maskil” (termine tradizionale delle scuole rabbiniche italiane, equivalente a “colto”, sostanzialmente un diploma di maturità).
Il “maskil” deve possedere piena conoscenza della lingua ebraica, scritta e parlata, deve sapersi orientare senza ostacoli nella comprensione di tutta la Bibbia, ha esperienza di letteratura esegetica tradizionale, conosce le principali tappe della storia ebraica, ha studiato numerosi trattati di Mishnà e pagine di Talmud, ha studiato le principali regole dei due primi volumi dello Shulchan Arukh e del diritto matrimoniale.
Il “corso superiore” dura quattro anni; forma specialmente nelle discipline rabbiniche, con attenzione, sempre più crescente negli ultimi anni, al Talmud e ai Posqim. Si associano studi approfonditi e monografici di materie come la Bibbia, l’esegesi, il pensiero, la storia, la letteratura. Al termine del corso si consegue, con l’esame finale e discussione di tesi, il titolo di “Chakham” (sapiente). Secondo gli ultimi ordinamenti, agli studenti viene chiesto di integrare gli studi locali con periodi di soggiorni all’estero in istituti rabbinici accreditati e prestigiosi.
La laurea rabbinica rilasciata dal Collegio Rabbinico Italiano è riconosciuta dallo Stato italiano (art. 13 legge 8/3/89 n.101).
La Scuola rabbinica Margulies (oggi intitolata congiuntamente anche a Dario Disegni) è l'erede dell'antico Collegio Rabbinico fondato a Padova nel 1829 da Samuel David Luzzatto, poi trasferito a Roma, a Firenze (dove vi insegnò Shemuel Zevì Margulies), nuovamente a Roma - dove attraversò un periodo di inattività coinciso grosso modo con la seconda guerra mondiale - e infine, appunto, a Torino. L'attività del Collegio si spostò a Torino nel 1952 dopo la morte di David Prato che l'aveva retto dal momento della riapertura a Roma nel 1946: fin dal 1952 fu diretto dal rabbino capo, Dario Disegni, che era per altro stato allievo di Margulies a Firenze (l'attuale "Collegio rabbinico italiano" di Roma è invece un'istituzione creata nel 1955 da Elio Toaff). La scuola Margulies continuò l'attività, alla morte del suo fondatore, sotto la guida dei successori Sergio Sierra, Emanuele Artom, Roberto Colombo e Alberto Somekh.
La scuola ebbe sempre particolare importanza nell'ambito dell'educazione ebraica superiore "in concorrenza" soltanto con il Collegio rabbinico di Roma; essa è stata esplicitamente riconosciuta come istituto di istruzione ebraica superiore, insieme appunto al Collegio di Roma, anche nella Legge del 1989, che all'articolo 13 (punto 1) recita: "Sono riconosciuti la laurea rabbinica e il diploma di cultura ebraica rilasciati al termine di corsi almeno triennali dal Collegio Rabbinico Italiano di Roma, dalla Scuola Rabbinica Margulies - Disegni di Torino e dalle altre scuole rabbiniche approvate dall'Unione [oggi l'Unione approva (controlla e in parte amministra) anche la Scuola rabbinica di Milano n.d.r.], a studenti in possesso del titolo di studio di scuola secondaria superiore".